venerdì 23 novembre 2007

Il recut come bene di lusso


Sento sempre più spesso questa cosa che il vero lusso è avere tempo per sé: l’ultimo da cui l’ho sentita è stato Cavalli, per dire, e nella stessa intervista diceva che i giovani gli trasmettono una grande energia.
Delle mezze stagioni non ha detto niente, ma piuttosto perché gli stilisti conoscono solo l’autunninverno e la primaverestate, mica per altro.
Io c’ho pensato un po’, e ho capito che se avessi veramente tanto tempo per me, starei tutto il giorno a fare recut di film famosi, come quelli che si trovano qua e su youtube.
Funziona così: ti vedi tutto il film con un taccuino in mano, e segni con pazienza quei momenti che, volendo, tradiscono il genere: che ne so, con una bimba risucchiata in un camino Mary Poppins passa in un lampo da film per bambini a vietato ai minori.
Poi ci si mette su una colonna sonora che renda bene l’idea, e con un po’ di pratica ci si può piazzare qualche frase ad effetto o addirittura uno speaker convincente.
A me la prima cosa che viene in mente è trasformare Amelie in un film di fantascienza alla Terminator, oppure trasformare Amelie in un film vero, e non quella presa in giro colossale che, vabbè, è un altro discorso.

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